Donna dai capelli rossi disegna un progetto al computer con tavoletta grafica. Ambiente ufficio luminoso

Dolore pelvico: la radiofrequenza del ganglio impari

Serena, 48 anni, soffriva di dolore pelvico cronico causato da nevralgia del ganglio impari. Dopo mesi di esami negativi e terapie inefficaci, ha trovato beneficio con la radiofrequenza pulsata del ganglio impari, una tecnica mininvasiva che modula l’attività dei nervi simpatici. Il dolore si è ridotto in modo stabile, restituendole comfort, sonno e qualità di vita.

Donna sorridente in maglia rossa, tiene una tazza di caffè fumante. Seduta a un tavolo giallo con un girasole e un libro. Finestra con paesaggio verde sullo sfondo.

Dolore facciale da trigemino: la carbamazepina

Margherita, 45 anni, ha iniziato ad avvertire improvvise scosse elettriche al volto, tanto intense da temere di parlare o lavarsi. Dopo vari tentativi, la diagnosi è stata di nevralgia del trigemino. Con una terapia mirata a base di carbamazepina, seguita e modulata dal neurologo, il dolore si è progressivamente ridotto. Oggi Margherita ha ripreso le sue attività quotidiane con una buona qualità di vita e maggiore consapevolezza della propria condizione.

Illustrazione medica del bacino visto anteriormente con evidenza rossa delle articolazioni sacro-iliache e icone che rappresentano il percorso terapeutico del dolore sacro-iliaco: visita, diagnosi, infiltrazione, radiofrequenza e benessere finale.

Le linee guida ASPN sul dolore sacro-iliaco

Le linee guida ASPN 2024 rappresentano un punto di svolta nella gestione del dolore sacro-iliaco. Propongono una diagnosi basata su test clinici codificati e blocco diagnostico mirato, seguita da un percorso terapeutico graduale: fisioterapia mirata, infiltrazioni ecoguidate e radiofrequenza dei rami laterali. Nei casi refrattari, indicata la fusione sacro-iliaca mini-invasiva. Precisione e personalizzazione sono le chiavi del successo clinico.

Eugenia dorme serenamente dopo trattamento PENS per dolore neuropatico da cicatrice post-operatoria all’anca, ritrovando benessere e riposo

Dolore neuropatico da cicatrice: la PENS

Eugenia, 52 anni, dopo un intervento all’anca continuava a sentire dolore nella cicatrice nonostante la guarigione apparente. Il fastidio, costante e bruciante, era un dolore neuropatico post-operatorio. Con una sola seduta di PENS, la percezione dolorosa è scomparsa e il sistema nervoso ha ritrovato equilibrio. Oggi cammina senza dolore e ha ripreso a dormire serenamente.

Maria sorride in cucina con i figli dopo la radiofrequenza per il mal di schiena da faccette lombari

Mal di schiena da faccette lombari: la radiofrequenza

Maria, 46 anni, soffriva di mal di schiena cronico causato dalla sindrome delle faccette articolari lombari. Dopo un block test positivo, ha trovato sollievo duraturo con la radiofrequenza, riducendo il dolore e recuperando qualità di vita.

Francesco cammina sorridente al parco con i figli dopo infiltrazione epidurale per sciatalgia da protrusione L4-L5

Sciatalgia da protrusione L4-L5: l’infiltrazione epidurale

Francesco, 42 anni, soffriva di sciatalgia causate da una protrusione L4-L5. Dopo settimane di farmaci e fisioterapia senza risultati, ha trovato sollievo duraturo con una infiltrazione epidurale ecoguidata, recuperando fino all’80% del dolore e tornando alla vita attiva.

Uomo con protesi alla gamba siede al tramonto sul lago dopo neuromodulazione per dolore da arto fantasma

Dolore da arto fantasma: la neuromodulazione

Dario, 36 anni, dopo un incidente in moto subisce amputazione della gamba destra e sviluppa dolore da arto fantasma. Farmaci e mirror therapy non bastano. Con la neuromodulazione midollare il dolore scende da VAS 8 a 3. Grazie al neurostimolatore spinale ritrova sonno, autonomia e qualità di vita, tornando a sport e nuove passioni.

Michela cammina sorridente sulla riva del lago dopo radiofrequenza per dolore cronico da sacroileite, ritrovando libertà di movimento.

Dolore cronico da sacroileite: la radiofrequenza

Michela, 48 anni, insegnante, soffriva di dolore lombare cronico per sacroileite. Dopo un’infiltrazione con beneficio temporaneo, ha trovato la svolta con la radiofrequenza delle articolazioni sacroiliache. Il dolore si è ridotto di oltre l’80%, permettendole di riprendere le attività quotidiane e ricreative senza l'uso continuo di farmaci.