Stenosi cervicale

Illustrazione medica della regione cervicale della colonna vertebrale con infiammazione (rosso) e nervi compressi, tipica della stenosi cervicale

La stenosi cervicale è una condizione caratterizzata dal restringimento del canale vertebrale nella regione del collo, che può comprimere midollo spinale e radici nervose.
È una patologia frequente soprattutto dopo i 50 anni, ma può manifestarsi anche in età più giovane, con impatto significativo sulla qualità di vita.
I sintomi includono dolore cervicale, formicolii, debolezza agli arti e difficoltà nella deambulazione; nei casi più gravi possono comparire segni di mielopatia che richiedono valutazione urgente.
La diagnosi si basa su visita neurologica ed esami di imaging, in particolare risonanza magnetica.
Il trattamento varia da approcci conservativi (farmaci, fisioterapia, infiltrazioni) fino alla chirurgia decompressiva nei casi avanzati o resistenti.
La prevenzione passa attraverso postura corretta, attività fisica regolare e controllo dei fattori di rischio.
Una diagnosi precoce e un approccio multidisciplinare sono fondamentali per ridurre complicanze e migliorare la prognosi.

Cos’è la stenosi cervicale

Il midollo spinale è come “l’autostrada” dei nervi: passa dentro un tunnel protettivo formato dalle vertebre. Se questo tunnel si restringe, i nervi vengono “schiacciati”. Questo è ciò che chiamiamo stenosi cervicale.

Chi può essere colpito

  • Persone sopra i 50 anni (più frequente)
  • Chi ha avuto traumi cervicali
  • Pazienti con artrite o malattie degenerative delle ossa
Approfondimento

Le stenosi più gravi sono quelle che comprimono il midollo (mielopatia cervicale). I segmenti più frequentemente coinvolti sono C5-C6 e C6-C7, dove il canale è più vulnerabile a restringimenti.

Approfondimento

Le stenosi più gravi sono quelle che comprimono il midollo (mielopatia cervicale). I segmenti più frequentemente coinvolti sono C5-C6 e C6-C7, dove il canale è più vulnerabile a restringimenti.

Cause e fattori di rischio

Cause comuni

  • Invecchiamento naturale: usura delle articolazioni e dei dischi intervertebrali
  • Artrosi: formazione di osteofiti (“becchi ossei”)
  • Ernia del disco: un disco può sporgere e comprimere i nervi

Comportamenti o condizioni che aumentano il rischio

  • Lavori pesanti o ripetitivi che sovraccaricano il collo
  • Posture scorrette prolungate (es. computer o smartphone)
  • Traumi cervicali, anche datati
  • Predisposizione genetica
Consiglio pratico

Riduci i rischi legati al lavoro sedentario: ogni ora stacca, muovi delicatamente collo e spalle e fai qualche passo. Piccole abitudini riducono la rigidità e rallentano la progressione dei sintomi.

Consiglio pratico

Riduci i rischi legati al lavoro sedentario: ogni ora stacca, muovi delicatamente collo e spalle e fai qualche passo. Piccole abitudini riducono la rigidità e rallentano la progressione dei sintomi.

Sintomi e segnali di allarme

Sintomi tipici

  • Dolore al collo che peggiora con i movimenti
  • Formicolii o intorpidimento a braccia e mani: ad esempio, addormentarsi tenendo il cellulare
  • Debolezza muscolare: difficoltà ad aprire un barattolo o stringere la mano
  • Disturbi della camminata: inciampare più facilmente

Segnali che richiedono attenzione medica immediata

  • Perdita improvvisa di forza agli arti
  • Disturbi urinari o fecali associati a dolore cervicale
  • Dolore persistente nonostante farmaci comuni
Approfondimento

La presenza di segni piramidali (iperreflessia, clono, Babinski positivo) indica sofferenza midollare e richiede un approfondimento neurochirurgico urgente.

Approfondimento

La presenza di segni piramidali (iperreflessia, clono, Babinski positivo) indica sofferenza midollare e richiede un approfondimento neurochirurgico urgente.

Diagnosi

Visita medica

Il neurochirurgo o lo specialista valuta:

  • Storia clinica
  • Esame neurologico (forza, riflessi, sensibilità)

Esami più comuni

  • Risonanza magnetica (RMN): mostra con precisione se e dove il midollo è compresso
  • Radiografie: valutano l’allineamento delle vertebre
  • TAC: utile per analizzare ossa e osteofiti
Approfondimento

La RMN è considerata il gold standard per la diagnosi. La TAC resta utile nello studio degli osteofiti e nei pazienti non candidabili alla RMN, mentre l’EMG consente di distinguere stenosi da altre neuropatie periferiche.

Approfondimento

La RMN è considerata il gold standard per la diagnosi. La TAC resta utile nello studio degli osteofiti e nei pazienti non candidabili alla RMN, mentre l’EMG consente di distinguere stenosi da altre neuropatie periferiche.

Trattamenti

Terapie non invasive

  • Farmaci antidolorifici e antinfiammatori
  • Fisioterapia mirata al rinforzo muscolare e alla postura
  • Collare cervicale per periodi brevi
Consiglio pratico

Nella stenosi cervicale i miglioramenti sono graduali: mantieni gli esercizi fisioterapici anche quando i sintomi sembrano sotto controllo. La continuità è la vera chiave per ridurre il peggioramento.

Consiglio pratico

Nella stenosi cervicale i miglioramenti sono graduali: mantieni gli esercizi fisioterapici anche quando i sintomi sembrano sotto controllo. La continuità è la vera chiave per ridurre il peggioramento.

Procedure interventistiche

  • Infiltrazioni epidurali: riducono infiammazione e dolore
  • Chirurgia decompressiva: quando i sintomi sono gravi o progressivi, si rimuove la causa della compressione (osteofiti, dischi erniati)

Ruolo del terapista del dolore

Il terapista del dolore aiuta a controllare i sintomi quando la chirurgia non è indicata o in attesa di un intervento. Può proporre terapie mirate come infiltrazioni o neuromodulazione.

Prevenzione

  • Mantenere una postura corretta durante il lavoro al PC
  • Evitare sforzi bruschi sul collo
  • Allenare regolarmente i muscoli cervicali e dorsali
  • Controllare peso corporeo e stile di vita
Consiglio pratico

Preferisci attività fisiche dolci e regolari (nuoto, camminata, yoga adattato) invece di sforzi intensi e saltuari. Aiutano a rinforzare i muscoli senza sovraccaricare la cervicale.

Consiglio pratico

Preferisci attività fisiche dolci e regolari (nuoto, camminata, yoga adattato) invece di sforzi intensi e saltuari. Aiutano a rinforzare i muscoli senza sovraccaricare la cervicale.

FAQ

1. Quanto tempo dura il recupero dopo la chirurgia?
Il recupero varia molto da persona a persona.
Dopo un intervento semplice (ad esempio una discectomia cervicale), molti pazienti tornano a svolgere attività leggere in 2–4 settimane. Nei casi più complessi, come interventi con stabilizzazione e viti, il recupero completo può richiedere 3–6 mesi.
La fisioterapia personalizzata è fondamentale: aiuta a ridurre la rigidità, migliorare la postura e prevenire recidive.
Alcuni sintomi, come formicolii o debolezza, possono migliorare lentamente perché i nervi hanno bisogno di tempo per “disinfiammarsi” e rigenerarsi.

Consiglio pratico

Dopo l’intervento, segui con costanza le indicazioni del fisioterapista ed evita di sollevare pesi nelle prime settimane, anche se “ti senti bene

Consiglio pratico

Dopo l’intervento, segui con costanza le indicazioni del fisioterapista ed evita di sollevare pesi nelle prime settimane, anche se “ti senti bene

2. La stenosi cervicale guarisce da sola?
Purtroppo no: il restringimento del canale cervicale non si “apre” spontaneamente.
Molti pazienti riescono a convivere bene con la stenosi grazie a terapie conservative come fisioterapia, farmaci o infiltrazioni.
Questi trattamenti non eliminano la causa, ma controllano dolore e infiammazione.
Nei casi lievi o moderati, queste strategie permettono di evitare o rimandare l’intervento per anni. Nei casi gravi, invece, il rischio è che i sintomi peggiorino gradualmente se non trattati.

Consiglio pratico

Se hai una stenosi cervicale lieve, programma controlli regolari con lo specialista per monitorare la situazione e intervenire solo se necessario.

Consiglio pratico

Se hai una stenosi cervicale lieve, programma controlli regolari con lo specialista per monitorare la situazione e intervenire solo se necessario.

3. È sempre necessario operarsi?
No, non sempre. La chirurgia è indicata solo se:

  • il dolore non risponde ai farmaci o alla fisioterapia
  • ci sono deficit neurologici (perdita di forza, difficoltà a camminare)
  • compare mielopatia (sofferenza del midollo spinale)

In tutti gli altri casi, si prova prima con terapie conservative.
L’obiettivo è migliorare la qualità di vita e prevenire danni permanenti.
Molti pazienti, con un approccio multidisciplinare (fisioterapista, terapista del dolore, medico di base), riescono a gestire bene la patologia senza intervento.

Consiglio pratico

Chiedi sempre un secondo parere prima di un intervento, soprattutto se i tuoi sintomi non sono molto gravi.

Consiglio pratico

Chiedi sempre un secondo parere prima di un intervento, soprattutto se i tuoi sintomi non sono molto gravi.

4. Il collare cervicale è utile?
Il collare può essere utile in fase acuta, ad esempio dopo un trauma o in presenza di dolore intenso. Riduce i movimenti del collo e quindi la compressione meccanica.
Tuttavia, va usato solo per periodi limitati (giorni o poche settimane), perché un uso prolungato indebolisce i muscoli del collo, peggiorando la situazione nel lungo periodo. È sempre meglio abbinarlo a fisioterapia e correzione posturale.

Consiglio pratico

Usa il collare solo nei momenti di dolore intenso o su indicazione medica, e cerca di ridurne l’uso appena possibile con esercizi di rinforzo.

Consiglio pratico

Usa il collare solo nei momenti di dolore intenso o su indicazione medica, e cerca di ridurne l’uso appena possibile con esercizi di rinforzo.

5. Lo sport peggiora la stenosi cervicale?
Non sempre. Alcune attività sportive possono aiutare, altre invece andrebbero evitate:

  • Sport consigliati: nuoto (senza stili che iperestendono il collo), cammino, bicicletta su terreni pianeggianti, ginnastica dolce e yoga adattato
  • Sport da limitare o evitare: attività con salti, impatti o torsioni brusche del collo (arti marziali, rugby, sollevamento pesi eccessivo)

Lo sport, se praticato in modo sicuro e guidato, può rinforzare i muscoli, migliorare la postura e ridurre i sintomi. Prima di riprendere attività fisica è comunque fondamentale avere un parere medico.

Consiglio pratico

Preferisci attività regolari e a basso impatto, come il nuoto o la camminata veloce, piuttosto che sforzi intensi e sporadici.

Consiglio pratico

Preferisci attività regolari e a basso impatto, come il nuoto o la camminata veloce, piuttosto che sforzi intensi e sporadici.

Stenosi Cervicale in 5 punti chiave

Cos’è →Restringimento del canale vertebrale nel collo: i nervi e il midollo vengono compressi. 

Chi colpisce → Più comune dopo i 50 anni, ma può comparire anche in giovani con traumi o predisposizione. 

Sintomi principali → Dolore e rigidità al collo, Formicolii a braccia e mani, Debolezza muscolare, Disturbi della camminata 

Trattamenti → farmaci, fisioterapia, infiltrazioni, chirurgia nei casi gravi 

Prevenzione → Postura corretta al lavoro e a casa, Pausa ogni ora al computer, Attività fisica regolare e a basso impatto, Evitare traumi e sforzi sul collo

Ricorda

Un consulto precoce con lo specialista è fondamentale per prevenire complicanze neurologiche e mantenere la mobilità.

Se hai sintomi di stenosi cervicale, non trascurarli.
Rivolgiti a un neurochirurgo o terapista del dolore: intervenire per tempo aiuta a proteggere la qualità di vita.

Prenota la tua visita

Scegli il centro più vicino a te, tra quelli dove ricevo

Varedo - MB

Via Dante Alighieri 34C

Via Dante Alighieri 34C

lu-ma-me-gi-ve ore 09 - 19
sa ore 09 -13

lu-ma-me-gi-ve ore 09 - 19
sa ore 09 -13

Monza

Via Martiri della Foibe, Viale Elvezia 1

Via Martiri della Foibe, Viale Elvezia 1

lu-ma-me-gi-ve ore 7:30 - 20
sa ore 7:30 -12

lu-ma-me-gi-ve ore 7:30 - 20
sa ore 7:30 -12

Desio - MB

Via G. Garibaldi, 6/1º piano

Via G. Garibaldi, 6/1º piano

lu-ma-me-gi-ve ore 09 - 19
sa ore 09 - 13

lu-ma-me-gi-ve ore 09 - 19
sa ore 09 - 13

Bergamo

Via Briantea 5

Via Briantea 5

lu-ma-me-gi-ve ore 08 - 20
sa ore 08 -13

lu-ma-me-gi-ve ore 08 - 20
sa ore 08 -13

Sondrio

Via Donatori di Sangue 15

Via Donatori di Sangue 15

lu-ma-me ore 8:30- 18 gi-ve ore 8:30 -17
sa chiuso

lu-ma-me ore 8:30- 18 gi-ve ore 8:30 -17
sa chiuso

Como

Via Antonio Magni 54

Via Antonio Magni 54

lu-ma-me-gi-ve ore 9:00 - 19:00
sa chiuso

lu-ma-me-gi-ve ore 9:00 - 19:00
sa chiuso

Cosio Valtellino - SO

SS dello Stelvio 391

SS dello Stelvio 391

lu-me-ve ore 09 - 20 ma-gi 07-20
sa ore 07-12

lu-me-ve ore 09 - 20 ma-gi 07-20
sa ore 07-12