
La Failed Back Surgery Syndrome (FBSS) è una condizione caratterizzata dalla persistenza o ricomparsa del dolore dopo un intervento chirurgico alla colonna vertebrale.
Riguarda fino al 40% dei pazienti operati e può compromettere significativamente la qualità della vita.
Le cause includono cicatrici, degenerazioni progressive, problemi biomeccanici e fattori psicologici.
I sintomi principali sono dolore lombare cronico, sciatalgia, formicolii e difficoltà motorie.
Alcuni segnali, come perdita di forza o incontinenza, richiedono valutazione urgente.
La diagnosi si basa su visita clinica, risonanza magnetica, TAC ed esami neurofisiologici.
Il trattamento è multidisciplinare: fisioterapia, farmaci, infiltrazioni, radiofrequenza e neuromodulazione.
La prevenzione consiste in: riabilitazione post-operatoria, stili di vita sani ed educazione del paziente.
La gestione della FBSS non sempre elimina il dolore, ma mira a migliorare funzionalità e benessere, richiedendo un approccio personalizzato guidato da specialisti in neurochirurgia e terapia del dolore.
Cos’è la Failed Back Surgery Syndrome
La FBSS non significa che l’operazione sia stata “sbagliata”, ma che i risultati non sono quelli sperati. Il dolore può persistere o tornare, e talvolta compaiono nuovi sintomi.
Esempio: una persona operata per un’ernia del disco può continuare ad avere dolore lombare o sciatalgia anche dopo la chirurgia.
Chi può essere colpito
Chiunque si sottoponga a un intervento alla schiena può presentare questa sindrome.
È più frequente in chi ha subito più operazioni, chi soffre di dolore cronico da anni o chi ha patologie associate (es. diabete, obesità, depressione).
Approfondimento
Alcuni studi mostrano che il rischio di FBSS aumenta fino al 60% nei pazienti che si sottopongono a più interventi sulla stessa area della colonna. Fattori come depressione o ansia non trattati sono altrettanto rilevanti e vanno considerati nella valutazione complessiva.
Approfondimento
Alcuni studi mostrano che il rischio di FBSS aumenta fino al 60% nei pazienti che si sottopongono a più interventi sulla stessa area della colonna. Fattori come depressione o ansia non trattati sono altrettanto rilevanti e vanno considerati nella valutazione complessiva.
Cause e fattori di rischio
Cause comuni
- Cicatrici interne (fibrosi) che irritano i nervi
- Residui di ernia non completamente rimossi
- Problemi a livello di altre vertebre
- Instabilità della colonna o degenerazione progressiva
- Aspettative troppo alte sui risultati chirurgici
Comportamenti o condizioni che aumentano il rischio
- Fumo, che riduce l’ossigenazione dei tessuti
- Sovrappeso, che sovraccarica la colonna
- Mancanza di attività fisica o riabilitazione post-operatoria
- Stress e ansia, che peggiorano la percezione del dolore
Consiglio pratico
Dopo un intervento alla schiena, segui con costanza la fisioterapia: è uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio di FBSS e migliorare i risultati a lungo termine.
Consiglio pratico
Dopo un intervento alla schiena, segui con costanza la fisioterapia: è uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio di FBSS e migliorare i risultati a lungo termine.
Sintomi e segnali di allarme
Sintomi tipici
- Dolore lombare persistente (“la schiena non molla mai”)
- Sciatalgia: dolore che scende lungo la gamba
- Formicolii, debolezza o sensazione di “scossa elettrica”
- Difficoltà a stare seduti o in piedi a lungo.
Esempio: un paziente racconta di non riuscire più a fare una passeggiata di 20 minuti senza dolore.
Segnali che richiedono attenzione medica immediata
- Perdita improvvisa di forza a gambe o piedi
- Incontinenza urinaria o fecale
- Dolore improvvisamente molto più intenso rispetto al solito
Approfondimento
La comparsa di incontinenza o “piede cadente” può indicare una compressione grave e urgente delle radici nervose: in questi casi, è necessario un intervento medico immediato.
Approfondimento
La comparsa di incontinenza o “piede cadente” può indicare una compressione grave e urgente delle radici nervose: in questi casi, è necessario un intervento medico immediato.
Diagnosi
Visita medica
Il primo passo è un’accurata raccolta della storia clinica e una valutazione neurologica (forza, sensibilità, riflessi).
Esami più comuni
- Risonanza magnetica (RM): mostra dischi, nervi e cicatrici
- TAC: utile per vedere ossa e viti/cage in caso di stabilizzazione
- Elettromiografia (EMG): valuta la funzionalità dei nervi
Approfondimento
La diagnosi differenziale deve escludere cause di dolore non correlate alla chirurgia, come artrosi dell’anca o neuropatie periferiche, che possono simulare i sintomi della FBSS.
Approfondimento
La diagnosi differenziale deve escludere cause di dolore non correlate alla chirurgia, come artrosi dell’anca o neuropatie periferiche, che possono simulare i sintomi della FBSS.
Trattamenti
Terapie non invasive
- Fisioterapia mirata e ginnastica posturale
- Terapia farmacologica (antinfiammatori, miorilassanti, farmaci per dolore neuropatico)
- Supporto psicologico e tecniche di rilassamento
Consiglio pratico
La costanza nella fisioterapia è fondamentale: anche quando il dolore sembra invariato, gli esercizi aiutano a prevenire peggioramenti e migliorare la funzionalità nel tempo.
Consiglio pratico
La costanza nella fisioterapia è fondamentale: anche quando il dolore sembra invariato, gli esercizi aiutano a prevenire peggioramenti e migliorare la funzionalità nel tempo.
Procedure interventistiche
- Infiltrazioni epidurali: farmaci iniettati vicino ai nervi
- Radiofrequenza: “silenzia” le terminazioni nervose responsabili del dolore
- Neuromodulazione (stimolatori midollari): piccoli dispositivi che modulano i segnali dolorosi prima che raggiungano il cervello
Ruolo del terapista del dolore
Il terapista del dolore valuta la storia del paziente, personalizza il trattamento e coordina un approccio multidisciplinare (farmaci, fisioterapia, interventi mirati).
Prevenzione
- Smettere di fumare prima e dopo l’intervento
- Mantenere un peso sano
- Seguire scrupolosamente il programma di riabilitazione
- Avere aspettative realistiche: l’obiettivo è migliorare la qualità della vita, non sempre eliminare del tutto il dolore
Consiglio pratico
Chiedi al chirurgo e al fisioterapista un “piano personalizzato” di attività fisica graduale dopo l’intervento: è una delle strategie più efficaci per prevenire recidive e complicanze.
Consiglio pratico
Chiedi al chirurgo e al fisioterapista un “piano personalizzato” di attività fisica graduale dopo l’intervento: è una delle strategie più efficaci per prevenire recidive e complicanze.
FAQ
1. Quanto tempo dura il recupero dopo la chirurgia spinale?
Il recupero varia molto a seconda del tipo di intervento, dell’età del paziente e delle condizioni generali di salute.
- Per interventi “minori” (ad esempio microdiscectomia) il recupero può richiedere 4-8 settimane.
- Per interventi più complessi, come artrodesi o stabilizzazioni con viti e cage, possono servire 6-12 mesi.
Un miglioramento graduale è atteso, ma il dolore può non sparire del tutto. Se persiste oltre i 6 mesi, parliamo di dolore cronico post-chirurgico, che può rientrare nella FBSS.
Consiglio pratico
Annota in un diario l’andamento del dolore e le difficoltà nelle attività quotidiane. Queste informazioni aiutano lo specialista a capire meglio la situazione.
Consiglio pratico
Annota in un diario l’andamento del dolore e le difficoltà nelle attività quotidiane. Queste informazioni aiutano lo specialista a capire meglio la situazione.
2. È normale avere dolore dopo l’intervento?
Sì, un certo dolore nei primi giorni o settimane è fisiologico: dipende dall’incisione chirurgica, dall’infiammazione dei tessuti e dal tempo necessario ai nervi per “calmarsi”.
Se però il dolore rimane costante, peggiora o si accompagna a sintomi neurologici (formicolii, perdita di forza, difficoltà a camminare), va rivalutato.
In alcuni casi, il dolore che persiste oltre 3-6 mesi non è più considerato “normale” e deve essere indagato con nuovi esami.
Consiglio pratico
Nelle prime 2–3 settimane gestisci il dolore con antidolorifici a orario (non “al bisogno”), impacchi freddi 10–15 min e camminate brevi e frequenti evitando il riposo a letto prolungato. Se il dolore peggiora, compare nuova debolezza o non migliora entro 4–6 settimane, contatta lo specialista.
Consiglio pratico
Nelle prime 2–3 settimane gestisci il dolore con antidolorifici a orario (non “al bisogno”), impacchi freddi 10–15 min e camminate brevi e frequenti evitando il riposo a letto prolungato. Se il dolore peggiora, compare nuova debolezza o non migliora entro 4–6 settimane, contatta lo specialista.
3. La fisioterapia è davvero utile?
Assolutamente sì.
La fisioterapia personalizzata è una delle armi più efficaci contro la FBSS
- Rinforza i muscoli che sostengono la colonna
- Migliora la postura e riduce i sovraccarichi
- Favorisce la mobilità articolare e il recupero funzionale
- Aiuta anche a “rieducare” il cervello nella percezione del dolore cronico
Molti pazienti riferiscono che, dopo settimane di esercizi regolari, riescono a tornare ad attività quotidiane (camminare, salire le scale, guidare) che prima erano impossibili.
Consiglio pratico
Evita il “fai da te” e chiedi a un fisioterapista esperto un programma su misura, progressivo e monitorato.
Consiglio pratico
Evita il “fai da te” e chiedi a un fisioterapista esperto un programma su misura, progressivo e monitorato.
4. La FBSS significa che l’operazione è stata un errore?
No. La Failed Back Surgery Syndrome non significa necessariamente che l’intervento sia stato sbagliato.
La chirurgia può aver risolto il problema iniziale (per esempio la compressione di un nervo), ma il dolore persiste per altre ragioni:
- cicatrici interne che irritano i nervi
- nuove degenerazioni della colonna
- sensibilizzazione del sistema nervoso, che rende il dolore cronico
- fattori psicologici e sociali che amplificano la percezione dolorosa
Esempio: un paziente può non avere più l’ernia del disco che causava la sciatalgia, ma continuare ad avvertire dolore neuropatico per danni residui al nervo.
Consiglio pratico
Chiedi una rivalutazione multidisciplinare (chirurgo spinale + terapista del dolore + fisiatra) con RM/TAC aggiornate ed EMG se indicato. Porta un elenco dei tuoi obiettivi realistici (camminare X minuti, dormire Y ore, ridurre i farmaci): aiuta a costruire un piano personalizzato.
Consiglio pratico
Chiedi una rivalutazione multidisciplinare (chirurgo spinale + terapista del dolore + fisiatra) con RM/TAC aggiornate ed EMG se indicato. Porta un elenco dei tuoi obiettivi realistici (camminare X minuti, dormire Y ore, ridurre i farmaci): aiuta a costruire un piano personalizzato.
5. Posso lavorare se ho FBSS?
Molte persone con FBSS riescono a continuare a lavorare, soprattutto se la mansione non richiede sforzi fisici intensi.
- In alcuni casi si può adattare la postazione (seduta ergonomica, pause frequenti, limitazione dei carichi).
- Alcuni pazienti necessitano di ridurre le ore o cambiare mansione.
- Nei lavori manuali pesanti, il ritorno può essere più difficile e va valutato con il medico competente.
Consiglio pratico
Parla con il datore di lavoro e richiedi, se necessario, una valutazione ergonomica della tua postazione o l’accesso a strumenti di sostegno (es. busto lombare, sollevatori meccanici).
Consiglio pratico
Parla con il datore di lavoro e richiedi, se necessario, una valutazione ergonomica della tua postazione o l’accesso a strumenti di sostegno (es. busto lombare, sollevatori meccanici).
FBSS in 5 punti chiave
① Cos’è → Persistenza o ricomparsa del dolore dopo chirurgia spinale.
② Chi colpisce → Più comune nei pazienti sottoposti a più interventi o con patologie croniche.
③ Sintomi principali → Dolore lombare cronico, sciatalgia, formicolii, debolezza.
④ Diagnosi → Visita neurologica + RMN, TAC ed EMG.
⑤ Trattamenti → Fisioterapia, farmaci, infiltrazioni, radiofrequenza e neuromodulazione.
Ricorda
La FBSS non è un “errore chirurgico”, ma una condizione complessa che richiede gestione specialistica.
Un approccio multidisciplinare è la chiave per ridurre dolore e migliorare la qualità della vita.
Se soffri di dolore persistente dopo un intervento alla colonna, rivolgiti a uno specialista in terapia del dolore o a un neurochirurgo: una valutazione precoce può fare la differenza nel recupero.