Artrite

Illustrazione medica del corpo umano visto da dietro con evidenziate in rosso le articolazioni infiammate di polsi e ginocchia, tipiche dell’artrite.

L’artrite è un’infiammazione articolare che provoca dolore, gonfiore e rigidità, limitando movimenti quotidiani come camminare, salire le scale o usare le mani.
I sintomi più comuni includono dolore persistente, rigidità mattutina, gonfiore articolare e, nei casi più gravi, deformità e perdita di funzionalità.
Le cause possono variare: usura naturale delle articolazioni (artrosi), malattie autoimmuni (artrite reumatoide, artrite psoriasica), infezioni o traumi ripetuti.
Il trattamento comprende farmaci antinfiammatori, terapie biologiche, fisioterapia, infiltrazioni e, nei casi più resistenti, procedure mini-invasive.
La prevenzione si fonda su stili di vita sani: mantenere un peso adeguato, fare attività fisica regolare, seguire una dieta equilibrata e curare tempestivamente eventuali infezioni articolari.

Cos’è l’artrite

L’artrite è l’infiammazione di una o più articolazioni. Le articolazioni funzionano come “cerniere” che collegano le ossa e permettono i movimenti. Quando la membrana sinoviale (il rivestimento interno) si infiamma, produce liquido in eccesso, con conseguente dolore, gonfiore, rigidità e ridotta funzionalità.
Immagina una porta che si apre e si chiude grazie a un cardine ben oliato. Se quel cardine arrugginisce e si gonfia, la porta scricchiola e si muove a fatica.
Lo stesso succede alle articolazioni colpite da artrite.

Chi può essere colpito

  • Adulti sopra i 50 anni: più soggetti alle forme degenerative
  • Donne in età fertile: più predisposte ad artrite reumatoide
  • Persone con familiarità: rischio più alto se ci sono casi in famiglia
  • Bambini e adolescenti: anche i più giovani possono sviluppare artrite idiopatica giovanile
Approfondimento

L’artrite idiopatica giovanile (AIG) è una malattia autoimmune cronica che colpisce bambini e adolescenti sotto i 16 anni, causando infiammazione, dolore e rigidità alle articolazioni.
La causa è sconosciuta (“idiopatica”) e può presentarsi in diverse forme.
La diagnosi è clinica, supportata da esami di laboratorio e imaging.
Il trattamento combina farmaci e fisioterapia per controllare i sintomi e prevenire danni articolari.

Approfondimento

L’artrite idiopatica giovanile (AIG) è una malattia autoimmune cronica che colpisce bambini e adolescenti sotto i 16 anni, causando infiammazione, dolore e rigidità alle articolazioni.
La causa è sconosciuta (“idiopatica”) e può presentarsi in diverse forme.
La diagnosi è clinica, supportata da esami di laboratorio e imaging.
Il trattamento combina farmaci e fisioterapia per controllare i sintomi e prevenire danni articolari.

Cause e fattori di rischio

Cause comuni

  • Usura delle articolazioni: tipica dell’artrosi
  • Malattie autoimmuni: il sistema immunitario attacca i propri tessuti (artrite reumatoide, artrite psoriasica)
  • Infezioni: batteriche o virali che raggiungono un’articolazione (artrite settica)
  • Traumi ripetuti: microlesioni nel tempo che portano a degenerazione

L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune cronica in cui il sistema immunitario attacca le articolazioni, causando dolore, rigidità e deformità progressive. Colpisce spesso mani, polsi e piedi, e se non trattata può compromettere anche organi interni.

L’artrite psoriasica è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni in persone con psoriasi cutanea. Provoca dolore, gonfiore e rigidità, spesso a mani, piedi e colonna vertebrale.

L’artrite settica è un’infezione grave di un’articolazione causata da batteri, più raramente da virus o funghi. Provoca dolore intenso, gonfiore, calore e febbre, e richiede un intervento medico urgente.

Comportamenti o condizioni che aumentano il rischio

  • Sovrappeso: ogni chilo in più sovraccarica le articolazioni
  • Sedentarietà: muscoli deboli = articolazioni più esposte
  • Fumo: aumenta l’infiammazione e peggiora la risposta ai farmaci
  • Alimentazione scorretta: cibi ricchi di zuccheri e grassi saturi favoriscono l’infiammazione
Consiglio pratico

Mantenere un peso adeguato riduce fino al 50% il rischio di sviluppare artrosi alle ginocchia.

Consiglio pratico

Mantenere un peso adeguato riduce fino al 50% il rischio di sviluppare artrosi alle ginocchia.

Sintomi e segnali di allarme

Sintomi tipici

  • Dolore articolare: può comparire durante i movimenti o anche a riposo.
    Es.: dolore al ginocchio quando si salgono le scale.
  • Rigidità mattutina: le mani fanno fatica ad aprirsi al risveglio, serve tempo per “sciogliersi”
  • Gonfiore e calore: articolazioni che si presentano gonfie e calde al tatto
  • Rumori articolari: sensazione di scricchiolio o “sabbia” dentro le articolazioni

Segnali che richiedono attenzione medica immediata

  • Dolore improvviso, forte e associato a febbre
  • Impossibilità di muovere un’articolazione
  • Dolore persistente che non migliora con farmaci da banco
  • Comparsa di altri sintomi sistemici (es. stanchezza marcata, perdita di peso, febbre)
Approfondimento

Quando l’artrite si accompagna a febbre, calo ponderale o stanchezza estrema, può trattarsi di una forma sistemica che interessa anche organi interni. Serve sempre una valutazione specialistica.

Approfondimento

Quando l’artrite si accompagna a febbre, calo ponderale o stanchezza estrema, può trattarsi di una forma sistemica che interessa anche organi interni. Serve sempre una valutazione specialistica.

Diagnosi

Visita medica

Il medico valuta i sintomi, osserva le articolazioni e raccoglie la storia clinica (anamnesi).
Spesso chiede anche se ci sono casi familiari di malattie reumatiche.

Esami più comuni

  • Esami del sangue: rivelano infiammazione (VES, PCR) o autoanticorpi
  • Radiografie: mostrano restringimento degli spazi articolari e danni ossei
  • Ecografia articolare: utile per rilevare infiammazione precoce
  • Risonanza magnetica: analizza i tessuti molli e rileva lesioni iniziali
Approfondimento

Nelle forme autoimmuni (come artrite reumatoide e psoriasica) gli autoanticorpi (fattore reumatoide, anticorpi anti-CCP) hanno un ruolo cruciale nella diagnosi precoce.
L’ecografia articolare è particolarmente utile per evidenziare infiammazione iniziale e versamenti anche quando le radiografie risultano ancora normali.
In casi complessi, la risonanza magnetica permette di valutare precocemente erosioni ossee e danni alla cartilagine, orientando la scelta terapeutica.

Approfondimento

Nelle forme autoimmuni (come artrite reumatoide e psoriasica) gli autoanticorpi (fattore reumatoide, anticorpi anti-CCP) hanno un ruolo cruciale nella diagnosi precoce.
L’ecografia articolare è particolarmente utile per evidenziare infiammazione iniziale e versamenti anche quando le radiografie risultano ancora normali.
In casi complessi, la risonanza magnetica permette di valutare precocemente erosioni ossee e danni alla cartilagine, orientando la scelta terapeutica.

Trattamenti

Terapie non invasive

  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
  • Corticosteroidi a basse dosi
  • Terapie biologiche e farmaci mirati (DMARDs) nelle forme autoimmuni
  • Fisioterapia, esercizi di rinforzo e stretching
  • Dieta equilibrata per ridurre infiammazione e peso corporeo
Consiglio pratico

Segui con costanza gli esercizi di fisioterapia: anche pochi minuti al giorno aiutano a mantenere mobilità e ridurre la rigidità.

Consiglio pratico

Segui con costanza gli esercizi di fisioterapia: anche pochi minuti al giorno aiutano a mantenere mobilità e ridurre la rigidità.

Procedure interventistiche

  • Infiltrazioni intra-articolari: cortisone o acido ialuronico per ridurre dolore e infiammazione
  • Radiofrequenza pulsata: riduce la trasmissione del dolore a livello nervoso
  • Blocchi nervosi: iniezioni mirate per spegnere il dolore cronico

Ruolo del terapista del dolore

Il terapista del dolore interviene quando le terapie tradizionali non bastano.
Offre soluzioni personalizzate, mini-invasive e mirate al controllo del dolore, aiutando il paziente a recuperare autonomia e serenità.

Prevenzione

  • Mantieni un peso sano
  • Svolgi attività fisica regolare, ma adattata (cammino, bici, nuoto)
  • Evita fumo e alcol
  • Adotta una dieta ricca di frutta, verdura e omega-3
  • Cura le infezioni articolari senza ritardi
Consiglio pratico

Esercizi dolci quotidiani (stretching, yoga) riducono rigidità e migliorano la circolazione articolare.

Consiglio pratico

Esercizi dolci quotidiani (stretching, yoga) riducono rigidità e migliorano la circolazione articolare.

FAQ

1. L’artrite e l’artrosi sono la stessa cosa?
No, non sono la stessa cosa, anche se spesso vengono confuse.

  • L’artrosi è una malattia degenerativa legata soprattutto all’invecchiamento: la cartilagine che riveste le articolazioni si consuma, provocando attrito tra le ossa, rigidità e dolore. È più comune nelle persone sopra i 50 anni e tende a colpire articolazioni portanti come ginocchia, anche e colonna.
  • L’artrite, invece, è una condizione infiammatoria che può avere diverse cause: autoimmune (artrite reumatoide, psoriasica), infettiva (artrite settica) o post-traumatica. Può colpire anche i giovani e spesso provoca sintomi sistemici come stanchezza, febbre e rigidità mattutina prolungata.
    La distinzione è fondamentale perché i trattamenti sono molto diversi: fisioterapia e analgesici sono utili nell’artrosi, mentre l’artrite autoimmune richiede farmaci specifici che modulano il sistema immunitario.
Consiglio pratico

Se hai sintomi articolari persistenti, chiedi al medico una valutazione reumatologica: distinguere artrite da artrosi precocemente cambia la strategia terapeutica e i risultati.

Consiglio pratico

Se hai sintomi articolari persistenti, chiedi al medico una valutazione reumatologica: distinguere artrite da artrosi precocemente cambia la strategia terapeutica e i risultati.

2. L’artrite si può guarire?
Dipende dal tipo di artrite.

  • Alcune forme acute, come quelle post-infettive, possono risolversi completamente una volta trattata la causa (es. infezione batterica).
  • Le forme croniche, come l’artrite reumatoide o psoriasica, non guariscono definitivamente ma oggi possono essere controllate molto bene. I farmaci tradizionali (DMARDs) e le terapie biologiche di nuova generazione riducono l’infiammazione, rallentano la progressione della malattia e migliorano nettamente la qualità di vita.
    L’obiettivo del trattamento è raggiungere la remissione clinica, cioè ridurre il dolore e bloccare l’infiammazione, permettendo al paziente di vivere normalmente.
Consiglio pratico

Non interrompere mai i farmaci senza consultare il medico: la sospensione improvvisa può causare ricadute e peggiorare la malattia.

Consiglio pratico

Non interrompere mai i farmaci senza consultare il medico: la sospensione improvvisa può causare ricadute e peggiorare la malattia.

3. Quanto tempo dura il recupero dopo una riacutizzazione?
La durata varia a seconda della forma di artrite, della gravità e delle terapie adottate.

  • Una riacutizzazione lieve (con dolore e gonfiore limitati) può migliorare in pochi giorni con farmaci antinfiammatori e riposo mirato.
  • Una riacutizzazione moderata o grave nelle forme croniche può richiedere settimane di trattamento farmacologico e fisioterapia per recuperare completamente la funzionalità articolare.
    La rapidità dell’intervento è determinante: una diagnosi e una cura precoci riducono il rischio di danni permanenti.
Consiglio pratico

Durante una riacutizzazione, tieni un diario dei sintomi (intensità del dolore, articolazioni coinvolte, risposta ai farmaci) da mostrare al medico: aiuta a personalizzare meglio la terapia.

Consiglio pratico

Durante una riacutizzazione, tieni un diario dei sintomi (intensità del dolore, articolazioni coinvolte, risposta ai farmaci) da mostrare al medico: aiuta a personalizzare meglio la terapia.

4. Lo sport fa male a chi ha l’artrite?
Al contrario: un’attività fisica mirata è uno degli strumenti migliori per controllare l’artrite.

  • Lo sport rafforza i muscoli, che agiscono come un “tutore naturale” per le articolazioni, riducendo il carico e migliorando la stabilità.
  • Le attività a basso impatto (nuoto, cammino, yoga, pilates terapeutico) riducono dolore e rigidità, migliorano la postura e favoriscono il benessere generale.
  • Sono invece da evitare sport da contatto o ad alto impatto (calcio, rugby, corsa su terreni duri, sollevamento pesi intensivo), perché possono aumentare il rischio di lesioni e aggravare l’infiammazione.
    La chiave è la personalizzazione: ogni programma di esercizi deve essere adattato in base all’età, alla gravità della malattia e allo stato generale di salute.
Consiglio pratico

Prova a programmare almeno 20–30 minuti al giorno di attività dolce: la costanza è più efficace dell’intensità.

Consiglio pratico

Prova a programmare almeno 20–30 minuti al giorno di attività dolce: la costanza è più efficace dell’intensità.

5. L’alimentazione influisce sull’artrite?
Sì, la dieta ha un ruolo importante nella gestione dell’artrite.

  • Alcuni alimenti, come quelli ricchi di omega-3 (pesce azzurro, semi di lino, noci), hanno un effetto antinfiammatorio naturale.
  • Frutta e verdura forniscono vitamine e antiossidanti che proteggono i tessuti articolari.
  • La dieta mediterranea è considerata una delle più efficaci nel ridurre l’infiammazione cronica.
    Al contrario, alimenti ricchi di zuccheri raffinati, grassi saturi e fritti favoriscono l’infiammazione e andrebbero limitati.
    Mantenere un peso corporeo adeguato è fondamentale: ogni chilo in eccesso aumenta lo stress sulle articolazioni, soprattutto ginocchia e anche.
Consiglio pratico

Organizza i pasti settimanali inserendo almeno 2–3 volte pesce azzurro e riducendo i cibi industriali. Tenere un diario alimentare può aiutarti a capire quali cibi peggiorano i tuoi sintomi.

Consiglio pratico

Organizza i pasti settimanali inserendo almeno 2–3 volte pesce azzurro e riducendo i cibi industriali. Tenere un diario alimentare può aiutarti a capire quali cibi peggiorano i tuoi sintomi.

Artrite in 5 punti chiave

Cos’è → Infiammazione articolare che provoca dolore, gonfiore e rigidità.

Chi colpisce → Più comune in over 50 e donne, ma può colpire anche giovani.

Sintomi principali → Dolore articolare, rigidità mattutina, gonfiore, rumori articolari.

Diagnosi → Visita specialistica + esami del sangue e imaging.

Trattamenti → Farmaci, fisioterapia, terapie biologiche, infiltrazioni mirate.

Ricorda

Un consulto precoce con lo specialista è fondamentale per ridurre il dolore, prevenire danni articolari e mantenere una buona qualità di vita.

Se sospetti un’artrite, non trascurare i sintomi.
Rivolgiti a un reumatologo o terapista del dolore per una valutazione personalizzata: un intervento tempestivo può fare la differenza.

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