
La sciatalgia, o sciatica, è una condizione patologica a carico del nervo sciatico, il nervo più lungo e voluminoso del corpo umano.
È caratterizzata da un dolore che si estende dalla parte bassa della schiena (zona lombare) a gluteo, coscia, gamba, fino al piede, percorso del nervo sciatico.
È causata da compressione o irritazione del nervo sciatico, spesso dovute a ernia del disco, artrosi della colonna vertebrale, stenosi del canale lombare.
Limita le attività quotidiane: camminare, stare seduti a lungo, guidare, praticare sport.
Una diagnosi precoce e terapie mirate possono ridurre il dolore, prevenire complicanze e favorire un recupero efficace.
Cos’è la sciatalgia
La sciatalgia è un dolore causato dall’irritazione o compressione del nervo sciatico, il nervo più lungo e voluminoso del corpo umano: si origina nella parte bassa della schiena (regione lombo-sacrale) e attraversa gluteo, parte posteriore della coscia e della gamba, fino al piede dove si ramifica sul dorso e sulla pianta.
Il nervo sciatico, “schiacciato” o infiammato, provoca dolore lungo il suo percorso: una “scossa elettrica” o un dolore acuto che peggiora con certi movimenti.
Chi può essere colpito
- Adulti tra i 30 e i 60 anni (più comune in questa fascia)
- Persone che fanno lavori fisici pesanti o che passano molte ore sedute
- Atleti o chi pratica sport ad alto impatto
- Donne in gravidanza, per i cambiamenti posturali
Approfondimento
La sciatalgia non è una malattia autonoma, ma un sintomo: le cause possono variare (ernia del disco, stenosi, artrosi, sindrome del piriforme). Per questo la diagnosi accurata è fondamentale.
Approfondimento
La sciatalgia non è una malattia autonoma, ma un sintomo: le cause possono variare (ernia del disco, stenosi, artrosi, sindrome del piriforme). Per questo la diagnosi accurata è fondamentale.
Cause e fattori di rischio
Cause comuni
- Ernia del disco (la causa più frequente)
- Artrosi vertebrale con formazione di osteofiti
- Stenosi del canale vertebrale (restringimento dello spazio per il passaggio dei nervi)
- Traumi o cadute a carico della colonna lombare
- Contratture muscolari che comprimono il nervo sciatico (sindrome del piriforme: compressione del nervo sciatico, causata da contrazione involontaria e persistente del muscolo piriforme, situato nel gluteo ed esteso dall’osso sacro al femore)
Comportamenti o condizioni che aumentano il rischio
- Postura scorretta prolungata
- Sedentarietà o eccessivo sforzo fisico
- Sovrappeso e obesità
- Fumo, che accelera il deterioramento dei dischi vertebrali
- Diabete, che può favorire neuropatie
Consiglio pratico
Se lavori seduto molte ore, alzati ogni 50–60 minuti e cammina per 2–3 minuti: scarica la colonna e riduce la compressione sul nervo sciatico.
Consiglio pratico
Se lavori seduto molte ore, alzati ogni 50–60 minuti e cammina per 2–3 minuti: scarica la colonna e riduce la compressione sul nervo sciatico.
Sintomi e segnali di allarme
Sintomi tipici
- Dolore acuto o “a scossa” che parte dalla schiena e scende nella gamba
- Formicolio o sensazione di “spilli” lungo la coscia o il piede
- Difficoltà a stare seduti a lungo (es. in auto o alla scrivania)
- Debolezza muscolare durante la camminata
Chi soffre di sciatalgia spesso descrive il dolore come una lama o una scarica elettrica che corre lungo la gamba.
Il dolore, in alcuni casi, non è continuo: compare solo in certe posizioni.
Segnali che richiedono attenzione medica immediata
- Perdita di forza improvvisa nella gamba o nel piede (“piede cadente”)
- Dolore molto forte che non migliora con farmaci comuni
- Incontinenza urinaria o fecale (può indicare sindrome della cauda equina, condizione grave caratterizzata dalla compressione dei nervi alla base del midollo spinale)
Approfondimento
La sindrome della cauda equina è rara ma grave: richiede intervento neurochirurgico urgente per evitare danni permanenti.
Approfondimento
La sindrome della cauda equina è rara ma grave: richiede intervento neurochirurgico urgente per evitare danni permanenti.
Diagnosi
Visita medica
Il medico valuta la storia clinica, esegue test fisici, come il test di Lasègue. e controlla riflessi e forza muscolare.
Il test di Lasègue serve a capire se il dolore è causato da compressione del nervo sciatico, sollevando una gamba alla volta.
Esami più comuni
- Risonanza magnetica (RMN) per rilevare la presenza di ernie o stenosi (restringimenti)
- TAC: utile se la risonanza non è possibile (presenza di pace-maker o protesi metalliche)
- Elettromiografia (EMG) per valutare se il nervo è sofferente
- Radiografia per evidenziare eventuali artrosi o deformità ossee
Approfondimento
Il test di Lasègue consiste nel sollevare la gamba tesa: se compare dolore irradiato lungo il nervo sciatico, è segno di compressione nervosa.
Approfondimento
Il test di Lasègue consiste nel sollevare la gamba tesa: se compare dolore irradiato lungo il nervo sciatico, è segno di compressione nervosa.
Trattamenti
Terapie non invasive
- Riposo relativo (evitare quindi immobilità prolungata)
- Fisioterapia con esercizi mirati
- Farmaci: antinfiammatori, miorilassanti, cortisonici
- Applicazione di caldo/freddo a seconda della fase del dolore
Consiglio pratico
Non interrompere gli esercizi fisioterapici appena il dolore diminuisce: la continuità è essenziale per prevenire recidive.
Consiglio pratico
Non interrompere gli esercizi fisioterapici appena il dolore diminuisce: la continuità è essenziale per prevenire recidive.
Procedure interventistiche
- Infiltrazioni epidurali di cortisone per ridurre l’infiammazione
- Radiofrequenza pulsata per modulare la trasmissione del dolore
- Microdiscectomia (chirurgia mini-invasiva) quando la sciatica è causata da un’ernia del disco.
Ruolo del terapista del dolore
Il terapista del dolore valuta i casi resistenti alle terapie di base e propone trattamenti mirati per ridurre l’infiammazione e migliorare la qualità di vita, evitando, quando possibile, interventi chirurgici.
Prevenzione
- Mantieni un peso corporeo adeguato
- Fai attività fisica regolare (cammino, nuoto, esercizi di core stability)
- Cura la postura al lavoro e durante il sonno
- Evita di sollevare pesi in modo scorretto: piega le gambe, non la schiena
Consiglio pratico
Se lavori molte ore seduto, alzati e muoviti almeno ogni 50 minuti.
Sono sufficienti 2-3 minuti di camminata per scaricare la colonna vertebrale.
Consiglio pratico
Se lavori molte ore seduto, alzati e muoviti almeno ogni 50 minuti.
Sono sufficienti 2-3 minuti di camminata per scaricare la colonna vertebrale.
FAQ
1. Quanto tempo dura la sciatalgia?
La durata varia da persona a persona.
Nei casi lievi, legati a una contrattura muscolare o a un’irritazione temporanea del nervo sciatico, il dolore può ridursi dopo pochi giorni con riposo relativo e farmaci antinfiammatori.
Se la causa è un’ernia del disco o una stenosi, i tempi di recupero possono essere più lunghi, in media 4-6 settimane con cure conservative.
Il dolore può diventare cronico (oltre 3 mesi), se non si trattano i fattori di rischio (es. postura scorretta, sedentarietà, sovrappeso).
Consiglio pratico
Se il dolore dura più di 6 settimane, consulta lo specialista
Consiglio pratico
Se il dolore dura più di 6 settimane, consulta lo specialista
2. Serve sempre la risonanza magnetica?
Non sempre. Nella maggior parte dei casi, la diagnosi si fa con la visita clinica e una buona anamnesi. La risonanza magnetica lombare è indicata quando:
- i sintomi durano oltre 6-8 settimane nonostante le cure
- il dolore è molto intenso e invalidante
- compaiono segnali di allarme come perdita di forza o incontinenza
- il medico sospetta un’ernia del disco significativa o altre patologie della colonna vertebrale
Consiglio pratico
Nei casi semplici spesso bastano visita clinica e anamnesi accurata.
Consiglio pratico
Nei casi semplici spesso bastano visita clinica e anamnesi accurata.
3. La fisioterapia è utile?
Sì. È uno degli strumenti più efficaci a lungo termine.
Gli esercizi di stretching e rinforzo muscolare:
- riducono la pressione sul nervo sciatico
- migliorano la postura
- prevengono le recidive
Esempio
- Esercizi di rinforzo del “core” (muscoli addominali e lombari) aiutano a stabilizzare la colonna vertebrale
- La fisioterapia manuale, il McKenzie o la rieducazione posturale personalizzate possono ridurre l’infiammazione, agendo sulle cause meccaniche e posturali del doloreTecnica McKenzie: esercizi posturali personalizzati per correggere la postura e ridurre il dolore meccanico.
La costanza è fondamentale: anche pochi minuti al giorno di esercizi a casa fanno la differenza nel lungo periodo.
Consiglio pratico
Anche 10 minuti di esercizi a casa fanno la differenza nel lungo periodo.
Consiglio pratico
Anche 10 minuti di esercizi a casa fanno la differenza nel lungo periodo.
4. La chirurgia è inevitabile?
Assolutamente no.
La maggior parte delle persone (circa 90-95%) migliora senza intervento chirurgico, grazie a farmaci, fisioterapia e, se necessario, infiltrazioni.
La chirurgia viene presa in considerazione solo quando:
- c’è un deficit motorio importante (perdita di forza nella gamba o piede cadente)
- il dolore è insopportabile e non risponde a terapie conservative
- si presentano complicanze neurologiche (es. incontinenza, sindrome della cauda equina).
Gli interventi sono sempre più mini-invasivi (microdiscectomia, endoscopia) con recuperi rapidi, ma non vanno mai considerati la “prima scelta”.
Consiglio pratico
Valuta sempre un secondo parere prima di optare per l’intervento.
Consiglio pratico
Valuta sempre un secondo parere prima di optare per l’intervento.
5. Posso continuare a fare sport?
Dipende dal tipo di sport e dalla gravità della sciatalgia.
In fase acuta è meglio ridurre o sospendere le attività che aumentano il dolore, soprattutto quelle ad alto impatto come corsa, sollevamento pesi o sport da contatto.
Attività a basso impatto come camminata, cyclette, nuoto e stretching sono spesso raccomandate, perché migliorano la circolazione, riducono la rigidità e favoriscono la guarigione.
Dopo la fase acuta, tornare gradualmente allo sport è possibile, ma con un programma personalizzato e sotto consiglio di fisioterapista o medico.
Consiglio pratico
Riprendi gradualmente lo sport, con programma personalizzato da fisioterapista.
Consiglio pratico
Riprendi gradualmente lo sport, con programma personalizzato da fisioterapista.
Sciatalgia in 5 punti chiave
① Cos’è → Dolore causato da compressione/infiammazione del nervo sciatico.
② Chi colpisce → Adulti 30–60 anni, lavoratori sedentari o fisici, sportivi, gravidanza.
③ Sintomi → Dolore “a scossa”, formicolii, debolezza, difficoltà a stare seduti.
④ Trattamenti → Farmaci, fisioterapia, infiltrazioni, chirurgia nei casi resistenti.
⑤ Prevenzione → Peso adeguato, attività fisica regolare, postura corretta, sollevamento corretto dei carichi.
Ricorda
Un consulto precoce con lo specialista permette di ridurre dolore, prevenire complicanze e recuperare più rapidamente.
Se soffri di sciatalgia, non trascurare i sintomi.
Rivolgiti a un neurochirurgo o terapista del dolore per una valutazione personalizzata: intervenire presto può fare la differenza.