
La periduroscopia ( o endoscopia spinale o epiduroscopia) è una tecnica mini-invasiva che permette di diagnosticare e trattare il dolore cronico della schiena e degli arti inferiori, esplorando direttamente lo spazio epidurale.
Indicata per pazienti con lombalgia, sciatalgia o dolore persistente non rispondente alle terapie conservative, consente di identificare aderenze, infiammazioni o compressioni nervose e di somministrare farmaci mirati.
La procedura è generalmente rapida, sicura e associata a tempi di recupero brevi, con un miglioramento significativo del dolore nel 70-80% dei casi.
Cos’è e a cosa serve
La periduroscopia è una procedura endoscopica che permette di esplorare lo spazio epidurale, la zona che circonda il midollo spinale, per trattare cause di dolore cronico.
A differenza delle infiltrazioni tradizionali, permette di vedere direttamente eventuali aderenze o infiammazioni e di intervenire con precisione.
Patologie per cui si utilizza
- Lombalgia cronica resistente ai farmaci
- Sciatalgia o dolore irradiato agli arti inferiori
- Sindrome post-interventi spinali (ad esempio dopo chirurgia della colonna vertebrale)
- Aderenze o fibrosi epidurale
- Infiammazioni croniche dei nervi spinali
Benefici principali
- Diagnosi più accurata grazie alla visualizzazione diretta
- Possibilità di somministrare farmaci localmente
- Riduzione del dolore e miglioramento della mobilità
- Intervento mini-invasivo con rischi contenuti
- Recupero più rapido rispetto a procedure chirurgiche tradizionali
Quando viene consigliata
In quali situazioni il medico la propone
- Dolore lombare o sciatico persistente da mesi
- Fallimento delle terapie conservative (farmaci, fisioterapia)
- Dolore dopo interventi spinali precedenti
- Necessità di chiarire cause di dolore cronico non diagnosticate
Casi in cui non si può fare
- Infezioni locali o sistemiche attive
- Disturbi gravi della coagulazione
- Allergia ai farmaci utilizzati nella procedura
- Gravi deformità della colonna che impediscono l’accesso
Come si svolge la procedura
Preparazione del paziente
- Visita medica completa e valutazione radiologica (RM o TAC)
- Sospensione temporanea di farmaci anticoagulanti se indicato
- Digiuno di alcune ore prima dell’intervento
- Posizionamento in sala operatoria in condizioni sterili
Come avviene passo-passo
- Anestesia locale o sedazione leggera per il comfort del paziente
- Piccola incisione nella zona lombare per introdurre l’endoscopio
- Esplorazione dello spazio epidurale con visualizzazione diretta
- Identificazione di aderenze, infiammazioni o compressioni nervose
- Somministrazione mirata di farmaci antinfiammatori o anestetici
- Rimozione dello strumento e medicazione del sito
Benefici e risultati attesi
Tempi di recupero
- Dimissione spesso in giornata o il giorno successivo
- Attività leggera possibile entro 1-2 giorni
- Recupero completo e ritorno a sport o lavoro entro 1-2 settimane
Percentuale di miglioramento attesa
- Studi indicano miglioramento del dolore nel 70-80% dei casi
- Riduzione della necessità di farmaci antinfiammatori
- Miglioramento della qualità della vita e della mobilità
Rischi e possibili effetti collaterali
- Dolore locale o lieve gonfiore temporaneo
- Mal di testa post-procedura (raro)
- Infezione o sanguinamento (molto raro)
- Reazione ai farmaci somministrati
- Rarissimi danni neurologici
Come prepararsi e cosa aspettarsi dopo
- Evitare attività faticose il giorno dell’intervento
- Seguire le indicazioni per la gestione del dolore a casa
- Controlli medici programmati per valutare l’efficacia
- Possibile fisioterapia post-procedura per ottimizzare il recupero
Alternative disponibili
- Infiltrazioni epidurali tradizionali
- Terapia farmacologica mirata
- Fisioterapia e riabilitazione posturale
- Chirurgia spinale in casi gravi
FAQ
1. La periduroscopia è dolorosa?
La periduroscopia viene eseguita con anestesia locale e, se necessario, una leggera sedazione.
Il paziente potrebbe percepire solo un leggero fastidio al momento dell’inserimento dell’endoscopio, simile a una puntura o pressione nella zona lombare. Durante la procedura non si avverte dolore significativo, e l’anestesista o il medico monitorano costantemente il comfort del paziente. Dopo l’intervento, è possibile un lieve dolore o sensazione di indolenzimento nell’area trattata, che di solito scompare entro pochi giorni e può essere gestito con farmaci comuni da banco o prescritti dal medico.
Consiglio pratico
Organizza il rientro a casa con un accompagnatore, evitando di guidare subito dopo la procedura.
Consiglio pratico
Organizza il rientro a casa con un accompagnatore, evitando di guidare subito dopo la procedura.
2. Quanto dura l'intervento?
La durata della periduroscopia varia in base alla complessità del caso e alla zona da trattare.
In media, la procedura dura tra 30 e 60 minuti.
Interventi più complessi, ad esempio con molte aderenze o interventi post-chirurgici pregressi, possono richiedere più tempo.
Il vantaggio principale è che, non essendo chirurgia aperta, il tempo di esecuzione è contenuto e il paziente può tornare a casa rapidamente, riducendo lo stress e l’impatto sulla vita quotidiana.
Consiglio pratico
Programma la giornata senza impegni lavorativi o familiari: dopo la procedura è utile riposare e seguire le indicazioni mediche.
Consiglio pratico
Programma la giornata senza impegni lavorativi o familiari: dopo la procedura è utile riposare e seguire le indicazioni mediche.
3. Posso tornare a casa lo stesso giorno?
Sì, nella maggior parte dei casi la periduroscopia è una procedura ambulatoriale o con ricovero brevissimo.
Dopo l’intervento, il paziente viene osservato per alcune ore per verificare eventuali reazioni o complicazioni.
Le attività leggere, come camminare o svolgere piccoli lavori domestici, sono generalmente possibili già il giorno stesso.
Tuttavia, è consigliabile evitare sforzi fisici intensi, guida prolungata o sollevamento di pesi nei primi 1-2 giorni, seguendo le indicazioni del medico.
Consiglio pratico
Prepara in anticipo a casa uno spazio comodo, evitando piegamenti e sollevamenti inutili nei primi giorni.
Consiglio pratico
Prepara in anticipo a casa uno spazio comodo, evitando piegamenti e sollevamenti inutili nei primi giorni.
4. Il dolore può tornare dopo la periduroscopia?
Molti pazienti riportano un sollievo significativo e duraturo, soprattutto nei casi di aderenze o infiammazioni localizzate.
Tuttavia, il dolore cronico può avere cause multifattoriali, e in alcuni pazienti può residuare o ripresentarsi nel tempo. Per questo, il medico può consigliare sessioni di fisioterapia, esercizi di rinforzo muscolare o ulteriori trattamenti farmacologici di mantenimento.
La periduroscopia non è una garanzia assoluta di eliminazione del dolore, ma aumenta significativamente la probabilità di miglioramento rispetto alle terapie conservative tradizionali.
Consiglio pratico
Mantieni costanza nella fisioterapia dopo la procedura: aiuta a consolidare e prolungare i benefici.
Consiglio pratico
Mantieni costanza nella fisioterapia dopo la procedura: aiuta a consolidare e prolungare i benefici.
5. Ci sono limiti di età per fare la periduroscopia?
Non esiste un limite di età rigido.
La valutazione si basa sulle condizioni generali di salute, sul tipo di patologia e sulla tolleranza del paziente alla procedura.
Pazienti anziani con problemi di coagulazione, fragilità ossea o altre malattie concomitanti richiedono una valutazione più attenta.
Nei giovani adulti, la procedura può essere indicata in caso di dolore cronico resistente alle terapie conservative.
In ogni caso, la decisione viene presa dal medico specialista dopo un’analisi completa e personalizzata dei rischi e benefici per il paziente.
Consiglio pratico
Porta al medico tutta la documentazione clinica precedente: velocizza la valutazione e migliora la scelta terapeutica.
Consiglio pratico
Porta al medico tutta la documentazione clinica precedente: velocizza la valutazione e migliora la scelta terapeutica.
Periduroscopia in 5 punti chiave
① Cos’è → Tecnica mini-invasiva che esplora lo spazio epidurale per diagnosticare e trattare cause di dolore cronico.
② Quando si usa → Lombalgia, sciatalgia, dolore post-chirurgico, aderenze o infiammazioni resistenti a terapie conservative.
③ Benefici → Diagnosi diretta, trattamento mirato, recupero rapido, ridotta necessità di farmaci o chirurgia.
④ Rischi → Rari e generalmente lievi: dolore temporaneo, infezioni o reazioni ai farmaci.
⑤ Risultati → Miglioramento del dolore nel 70–80% dei pazienti, con recupero di mobilità e qualità della vita.